Vedo la Lombardia come la regista delle politiche che interesseranno il nostro territorio negli anni a venire. Sono convinto che occorra una “visione”, e con essa una capacità programmatoria e di indirizzo che non solo sia in grado di gestire lo status quo, ma soprattutto consenta di prevedere, immaginare, sostenere gli sviluppi futuri.
Immagino una Lombardia proiettata al futuro, il potente motore per tutto il Paese e per l’Europa, ma anche legata alla tradizione della nostra terra, forte della sua identità, capace di coniugare solidarietà e competizione.
Le sfide che ci attendono sono entusiasmanti, dobbiamo liberare risorse per proiettarci nel futuro, superare l’omologazione dei territori e favorire le autonomie, capaci di trainare lo sviluppo e la competitività.