DALL'ASSESSORE TRE PROPOSTE PER IL FUTURO DEGLI INVESTIMENTI
NO A NUOVE TASSE E CONTRIBUTI A PIOGGIA
SÌ PREMIALITÀ PER TPL
(Rimini, 25 Agosto) "Il tema della certezza é fondamentale
anche nel campo delle infrastrutture, un settore dove spesso
domina l'incertezza".
Lo ha detto l'assessore alla Infrastrutture e Mobilità della
Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, facendo riferimento al
tema di quest'anno del meeting di Rimini dove, nel pomeriggio, è
intervenuto al dibattito "Lavori in corso: l'Italia che arriva".
Tra i relatori anche il ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti, Altero Matteoli, e il Presidente di SEA, Giuseppe
Bonomi.
Citando i dati dell'Osservatorio territoriale per le
infrastrutture (Oti), l'assessore ha ricordato che "In Italia
per ogni singolo progetto infrastrutturale occorrono 26 firme da
parte di 11 Enti differenti e il 50% si ferma per contenzioso.
Il dato è ancora più preoccupante se pensiamo che nel 2009 solo
il 2,7% delle risorse finanziate dal Cipe si è trasformato in
gare".
SUSSIDIARIETÀ, LA VIA LOMBARDA PER LA CERTEZZA DELLE OPERE - "In
Lombardia negli ultimi anni siamo riusciti a restituire
credibilità e certezza nel percorso istituzionale anche alle
infrastrutture - ha detto l'assessore -, qui infatti si continua
a investire. Entro il 2015 saranno realizzati 293 chilometri di
nuove autostrade, 95 di rete ferroviaria e 57 di metropolitane.
A questi vanno aggiunti gli interventi di potenziamento,
riqualificazione ed estensione della rete viaria e ferroviaria
esistente, e quelli di potenziamento della rete ciclopedonale:
175 chilometri in corso di realizzazione e riqualificazione,
oltre ad altri 90 di Greenway connessi al progetto della
Pedemontana e 52 opere per un valore di quasi 20 miliardi di
euro". A rendere possibili questi risultati ha sostenuto
l'assessore Cattaneo è "la forza di un metodo che applica la
sussidiarietà anche al campo delle infrastrutture. Più
sussidiarietà significa più società, in modo da condividere con
il territorio la costruzione di un percorso che abbia ottenuto
il maggior consenso possibile".
PIÙ TERRITORIO E QUINDI PIÙ MERCATO - "In Lombardia abbiamo
sperimentato che il federalismo funziona anche nel campo delle
infrastrutture - ha proseguito Cattaneo -. Più protagonismo del
territorio significa innovare nel modo di fare le
infrastrutture, di gestire i servizi, avvicinando i processi
decisionali al territorio. Mi riferisco alla nascita di
Concessioni autostradali lombarde (CAL) e quella di Trenord, la
nuova società di gestione del servizio ferroviario con 'la
testa' a Milano, creata per migliorare gli standard qualitativi
del servizio offerto ai cittadini e per arrivare alla piena
integrazione dei servizi e delle tariffe sul territorio
lombardo. Ma anche agli esempi positivi di Pedemontana, Brebemi
e Tem".
"Queste tre opere - ha spiegato l'assessore Cattaneo - hanno un
valore di oltre 8 miliardi di euro (1,6 Brebemi, 1,7 Tem e 4,2
Pedemontana), di cui solo poco più di un miliardo viene dal
contributo pubblico per Pedemontana".
INFRASTRUTTURE, UN VOLANO PER LA CRESCITA - "Non dimentichiamo -
ha sottolineato Cattaneo - che le infrastrutture non sono
necessarie soltanto per muoversi meglio, ma svolgono,
soprattutto in questo momento di crisi, una funzione anticiclica
e ci aiutano a rimettere in moto la crescita. Sulla base delle
analisi condotte per la stima dell'impatto della Pedemontana,
dell'Expo e dell'aeroporto di Malpensa, è possibile affermare
che 1 milione di euro speso per la costruzione di
un'infrastruttura comporta 4 nuovi posti di lavoro in Lombardia
e 2 nel resto d'Italia.
Secondo uno studio realizzato dalla Camera di Commercio di Monza
e Brianza, commissionato nel 2009 al Centro di ricerche sui
trasporti dell'Università Carlo Cattaneo, per ogni milione di
euro investiti in infrastrutture si generano tipicamente 2
milioni di euro di reddito prodotto".
In conclusione l'assessore Cattaneo ha formulato tre proposte
concrete per il futuro: "Nessuna tassazione sugli investimenti
privati in infrastrutture e nessuna Robin Tax, basta spesa
storica e soprattutto introduzione di criteri di premialità per
la ripartizione dei fondi del trasporto pubblico e un no deciso
all'elargizione di contributi per infrastrutture a fondo
perduto con la compartecipazione dei soggetti coinvolti"